Domande frequenti
sui pavimenti in resina

Domande frequenti sui pavimenti in resina

Hai delle domande? Abbiamo le risposte! In questa pagina troverai le risposte alle domande più frequenti sui pavimenti in resina, fornite da un nostro esperto. Se non trovi la risposta che cerchi, ti invitiamo a contattarci tramite il modulo di contatto: saremo lieti di aiutarti in maniera gratuita e nel minor tempo possibile.

DOMANDE FREQUENTI

Informazioni generali

Cosa sono i pavimenti in resina?

I pavimenti in resina sono rivestimenti continui realizzati con la resina. Questi pavimenti si distinguono per la loro superficie liscia, uniforme e senza giunti, che garantisce un’estetica moderna e una grande resistenza.

Ideali per ambienti industriali, commerciali e residenziali, i pavimenti in resina offrono vantaggi come durata, facilità di pulizia e personalizzazione nei colori e nelle finiture.

Se vuoi entrare nel dettaglio ti consiglio di leggere il nostro articolo dedicato Pavimenti in resina

Quali tipi di resina si usano per i pavimenti?

Per i pavimenti si utilizzano principalmente tre tipi di resina: resina epossidica, resina poliuretanica e resina acrilica. Ognuna di queste ha caratteristiche specifiche che la rendono adatta a diversi utilizzi.

  • Resina epossidica: Ideale per pavimenti industriali e commerciali grazie alla sua resistenza chimica e meccanica. Offre una superficie liscia, impermeabile e durevole, ma non è indicata per esposizione diretta ai raggi UV poiché tende a ingiallire.
  • Resina poliuretanica: Perfetta per ambienti esposti alla luce del sole, grazie alla sua elasticità e resistenza ai raggi UV. È indicata anche per pavimenti soggetti a movimenti o sbalzi termici.
  • Resina acrilica: Traspirante e adatta a superfici con risalita di umidità, questa resina permette un’applicazione efficace anche su supporti problematici, offrendo ottima adesione e durabilità.

La scelta del tipo di resina dipende dalle esigenze specifiche del progetto, come estetica, resistenza e destinazione d’uso.

Applicazione

Come si realizza un pavimento in resina?

L’applicazione della resina per pavimenti è un processo che richiede molta precisione e attenzione.

Di seguito elenchiamo le fasi principali:

  1. Preparazione del supporto: La superficie esistente deve essere pulita accuratamente, eliminando polvere, sporco, oli e qualsiasi contaminante che possa compromettere l’adesione della resina. Eventuali crepe o imperfezioni devono essere stuccate e la superficie potrebbe necessitare di una levigatura per garantire un fondo uniforme e poroso.

  2. Applicazione del primer: Si stende uno strato di primer specifico per migliorare l’adesione della resina al supporto. Il primer funge anche da barriera contro l’umidità.

  3. Stesura della resina: La resina viene applicata sulla superficie utilizzando strumenti come spatole dentate, rulli o frattazzi, a seconda del tipo di resina e dell’effetto desiderato. È essenziale distribuire il materiale in modo uniforme per evitare accumuli o zone più sottili.

  4. Finitura: Dopo l’indurimento dello strato principale, si può procedere con l’applicazione di una finitura protettiva, che può conferire proprietà antiscivolo, maggiore resistenza all’usura o specifiche caratteristiche estetiche.

Si può applicare la resina sopra le piastrelle?

Sì, la resina può essere applicata sopra le piastrelle senza bisogno di demolizioni, rendendola una soluzione pratica e veloce per ristrutturare pavimenti esistenti. Prima dell’applicazione, è fondamentale che le piastrelle siano stabili, ben aderenti al supporto e prive di crepe o parti in distacco.

Posso realizzare un pavimento in resina sopra un pavimento esistente?

Sì, è possibile realizzare un pavimento in resina sopra uno già esistente, evitando lavori di demolizione. Questa è una delle principali caratteristiche che rendono la resina una scelta molto diffusa, poiché consente di rinnovare superfici usurate e deteriorate.

Prima di procedere, è fondamentale valutare le condizioni del pavimento esistente, verificandone il materiale, la robustezza e l’eventuale presenza di parti staccate o instabili. La resina può essere applicata su diversi materiali, come gres, ceramica, cotto o cemento, a patto che la superficie sia solida e priva di elementi in distacco.

Se il pavimento esistente è particolarmente rovinato, sarà necessario levigare il fondo con dischi diamantati per rimuovere eventuali strati contaminati o instabili e stuccare buchi o crepe per garantire una base perfettamente livellata. Questo passaggio è cruciale per evitare che, in futuro, eventuali crepe si allarghino, compromettendo il risultato finale.

È essenziale che il supporto sia stabile: la resina, essendo un materiale elastico, segue i movimenti del pavimento sottostante. Se il supporto si crepa o si muove, anche la resina tenderà a creparsi. Tuttavia, con un’adeguata preparazione, è possibile ottenere un pavimento resistente e durevole per molti anni.

È possibile applicare la resina su un pavimento con risalita di umidità?

Sì, è possibile applicare la resina su un pavimento con risalita di umidità, ma è fondamentale scegliere il sistema adeguato. Di solito, in questi casi, si utilizzano resine specifiche come le resine acriliche traspiranti o si applica una barriera al vapore, che impedisce all’umidità di risalire e danneggiare il rivestimento. Prima dell’intervento, è essenziale valutare il livello di umidità presente per garantire un’applicazione a regola d’arte.

Durata

Quanto durano i pavimenti in resina nel tempo?

I pavimenti in resina sono tra i rivestimenti più durevoli disponibili sul mercato, con una durata media di circa 15 anni. Tuttavia, con una corretta manutenzione e utilizzo appropriato, possono durare anche molto più a lungo, mantenendo inalterate sia le proprietà estetiche che quelle funzionali.

I pavimenti in resina si graffiano facilmente?

No, i pavimenti in resina non si graffiano facilmente. Tuttavia, con il passare del tempo e in caso di utilizzo intensivo, potrebbero comparire piccoli graffi o segni superficiali.

La buona notizia è che eventuali graffi possono essere riparati localmente, senza la necessità di rifare l’intero pavimento.

Per preservare al meglio il tuo pavimento in resina, è consigliabile:

  • Utilizzare feltrini sotto le sedie.
  • Utilizzare tappeti nelle aree più trafficate.
  • Evitare il trascinamento di mobili pesanti.
  • Applicare cere protettive di tanto in tanto.

I pavimenti in resina sono adatti per chi ha animali domestici?

Sì, i pavimenti in resina sono perfetti per chi vive con animali domestici. Grazie alla loro superficie liscia e impermeabile, la resina non assorbe liquidi né trattiene odori, rendendoli una soluzione ideale in caso di incidenti, come la pipì degli animali. La pulizia è semplice e veloce, mantenendo il pavimento sempre igienico.

Inoltre, i pavimenti in resina resistono ai graffi, anche quelli causati dalle unghie di cani e gatti. Questa caratteristica li rende una scelta eccellente per chi desidera un pavimento bello e funzionale, senza preoccuparsi di danneggiamenti legati alla presenza di animali in casa.

Aspetto estetico

Quali effetti estetici si possono ottenere utilizzando la resina?

Utilizzando la resina, è possibile ottenere una varietà di effetti estetici sorprendenti. Grazie alla possibilità di personalizzare sia il colore che la finitura, le opzioni sono praticamente infinite.

La resina consente di scegliere tra colori vivaci o tonalità neutre, perfette per adattarsi a qualsiasi stile d’arredamento.

Per quanto riguarda la finitura, è possibile optare per un aspetto liscio e uniforme oppure per un effetto spatolato. Inoltre, la resina può essere resa antiscivolo per garantire una maggiore sicurezza negli ambienti ad alto traffico.

La resina offre molte possibilità estetiche, consentendoti di creare un pavimento personalizzato che soddisfi i tuoi gusti e si adatti perfettamente al tuo ambiente.

Si usa il battiscopa con i pavimenti in resina?

Il battiscopa può essere utilizzato con i pavimenti in resina, ma non è sempre necessario.

Se è presente un battiscopa esistente, questo può essere rivestito con la resina, garantendo uniformità estetica con il pavimento.

Tuttavia, se si sceglie di rivestire anche le pareti con la resina, il battiscopa non diventa necessario, offrendo un risultato moderno e privo di interruzioni visive.

Caratteristiche

Che spessore ha un pavimento in resina?

Lo spessore di un pavimento in resina varia in base al ciclo scelto. Generalmente, lo spessore si aggira tra 3 e 4 millimetri, ideale per la maggior parte delle applicazioni residenziali e commerciali.

Per contesti particolari, come ambienti industriali con carichi pesanti o elevata sollecitazione, sono disponibili soluzioni con uno spessore maggiore, compreso tra 0,5 e 1,5 centimetri, per garantire una maggiore resistenza strutturale.

I pavimenti in resina sono impermeabili?

Sì, i pavimenti in resina sono impermeabili. La resina crea una superficie continua, priva di fughe o giunti, che impedisce il passaggio di liquidi. Questa caratteristica li rende ideali per ambienti dove l’impermeabilità è fondamentale, come bagni, cucine e spazi esterni.

Limitazioni

I pavimenti in resina ingialliscono se esposti alla luce del sole?

La resina pura, quando esposta ai raggi solari, può tendere a ingiallire nel tempo. Per evitare questo problema, la soluzione migliore è utilizzare finiture a base di resine poliuretaniche, che offrono una maggiore resistenza ai raggi solari. Inoltre, scegliere colori scuri aiuta a minimizzare l’effetto dell’ingiallimento.

Quali sono gli svantaggi delle resine?

Nonostante i numerosi vantaggi, i pavimenti in resina presentano alcuni svantaggi che è importante considerare:

  1. Sensibilità ai raggi UV
    Alcune resine, come quelle epossidiche, possono ingiallire o scolorirsi se esposte direttamente alla luce solare, rendendole meno adatte per ambienti esterni senza trattamenti specifici.

  2. Possibili crepe su supporti instabili
    Essendo un materiale elastico, la resina segue i movimenti del pavimento sottostante. Se il supporto non è stabile o presenta crepe, queste potrebbero riflettersi sulla superficie.

  3. Rischio di graffi
    Nonostante la buona resistenza meccanica, la resina può graffiarsi con oggetti appuntiti, richiedendo interventi di manutenzione per il ripristino.

Dove non si attacca la resina?

La resina non si attacca efficacemente su superfici che non garantiscono una corretta adesione o preparazione. Ecco i casi principali:

  1. Superfici non porose
    Materiali come vetro o metallo possono ostacolare l’adesione della resina, a meno che non vengano trattati con primer specifici.

  2. Supporti contaminati
    La presenza di polvere, oli, grassi o residui di sporco impedisce alla resina di aderire correttamente.

  3. Supporti umidi
    La resina non si attacca su superfici umide o con risalita di umidità, a meno che non venga utilizzata una barriera al vapore o resine specifiche traspiranti.

Utilizzi specifici

Posso rivestire con la resina il bagno?

Sì, è assolutamente possibile rivestire il bagno con la resina, incluse le pareti, box doccia e persino la vasca. Questa soluzione offre numerosi vantaggi rispetto ai rivestimenti tradizionali.

La resina elimina il problema della muffa nelle fughe, un problema estetico e igienico comune nei bagni con piastrelle.

Posso applicare la resina su un impianto di riscaldamento a pavimento?

Certamente, è possibile applicare la resina su un impianto di riscaldamento a pavimento senza alcuna difficoltà.

Prima dell’applicazione è fondamentale effettuare lo shock termico del massetto per verificare la stabilità e l’assenza di movimenti o crepe nel supporto.

La resina è un materiale perfetto per questa tipologia di impianto grazie al suo basso spessore, che consente una trasmissione uniforme e rapida del calore, migliorando l’efficienza energetica del sistema.

Un ulteriore vantaggio della resina è che non richiede l’installazione di giunti di dilatazione, grazie alla sua capacità di adattarsi alle sollecitazioni termiche senza rischi di danneggiamento o crepe.

Posso realizzare un pavimento in resina senza dover spostare macchinari pesanti?

Sì, è possibile realizzare un pavimento in resina senza dover spostare macchinari pesanti. In questi casi, la resina viene applicata intorno ai macchinari, senza sporcare o danneggiare.
Tuttavia, è importante considerare che, se in futuro i macchinari dovessero essere spostati, lo spazio precedentemente occupato resterà privo di resina.

I pavimenti in resina sono idonei nel settore alimentare?

Sì, i pavimenti in resina sono perfettamente idonei per il settore alimentare. In conformità alle normative vigenti, come il regolamento HACCP, i pavimenti destinati a questo settore devono soddisfare una serie di requisiti specifici per garantire igiene, sicurezza e funzionalità. La resina, grazie alle sue caratteristiche, risponde pienamente a queste esigenze.

Un pavimento in resina è antiscivolo, impermeabile e altamente resistente agli agenti chimici utilizzati per la pulizia e la sanificazione, rendendolo ideale per ambienti come cucine industriali, laboratori alimentari, macellerie e industrie di trasformazione alimentare. Inoltre, la superficie continua, priva di giunti, impedisce l’accumulo di sporco e batteri, semplificando le operazioni di pulizia e garantendo un elevato livello di igiene.

La resina consente anche l’integrazione di sgusci perimetrali tra pavimento e rivestimento delle pareti, eliminando angoli difficili da pulire e migliorando la sicurezza igienica dell’ambiente. Grazie alla possibilità di personalizzare le finiture, si possono ottenere superfici conformi alle normative e perfettamente funzionali per ogni tipo di applicazione nel settore alimentare.

I pavimenti in resina sono adatti per celle frigorifere e temperature fredde?

Sì, i pavimenti in resina sono altamente adatti per celle frigorifere e ambienti a temperature fredde.

Il loro principale vantaggio è rappresentato dalla velocità di realizzazione, con tempi che possono ridursi fino a poche ore, a seconda dell’intervento richiesto.

 Tra le soluzioni più utilizzate per realizzare un pavimento a temperature meno di 0 gradi, troviamo il ciclo multistrato con resine metacriliche, che offre una rapida polimerizzazione anche a basse temperature, e il poliuretano cemento (ucrete), particolarmente indicato per ambienti con condizioni estreme grazie alla sua eccezionale resistenza meccanica e chimica.

Manutenzione e rinnovo

Come si pulisce il pavimento in resina?

La pulizia di un pavimento in resina è semplice e veloce, grazie alla sua superficie continua e priva di fughe, che impedisce l’accumulo di sporco e batteri.

Per mantenere il pavimento in resina sempre in ottime condizioni è sufficiente seguire alcune semplici indicazioni.

Si consiglia di utilizzare una scopa o un aspirapolvere per rimuovere la polvere e lo sporco superficiale. Per la pulizia quotidiana, basta un panno umido e un detergente che non contenga sostanze acide.

Nel caso di macchie più ostinate, si possono utilizzare prodotti specifici per pavimenti in resina, seguendo le indicazioni del produttore.

È importante evitare l’uso di spugne abrasive o detergenti aggressivi che potrebbero rovinare la finitura.

Come posso rinnovare il mio pavimento in resina?

Per rinnovare un pavimento in resina, ci sono diverse soluzioni che dipendono dallo stato della superficie e dal tipo di usura.

Se il pavimento presenta piccoli graffi o segni superficiali, puoi intervenire facilmente applicando una cera protettiva autolucidante. Questa soluzione fai-da-te è economica e migliora immediatamente l’aspetto estetico del pavimento, oltre a fornire una protezione aggiuntiva contro l’usura quotidiana.

È sufficiente seguire le istruzioni del prodotto, assicurandosi che la superficie sia pulita e priva di polvere prima dell’applicazione.

Se il pavimento in resina presenta danni più evidenti, come segni profondi, graffi estesi o aree di usura significative, sarà necessario l’intervento di un professionista.

Sicurezza

La resina è tossica?

No, una volta indurita, la resina non rilascia sostanze tossiche nell’ambiente.

Basta pensare che la resina è ampiamente utilizzata in settori che richiedono standard elevati di igiene e sicurezza, come ospedali, ambienti a contatto con alimenti oppure vasche per contenere acqua, dimostrando la sua conformità alle rigorose norme igienico-sanitarie.

La resina ha odore?

Le resine utilizzate in ambito civile sono inodori e non rilasciano alcun odore fastidioso né durante né dopo la posa.
 
Per quanto riguarda le applicazioni industriali, alcune tipologie di resine, come la resina metacrilica, possono rilasciare un odore forte e pungente durante la fase di posa. Questo fenomeno è limitato a poche ore, il tempo necessario per completare la catalizzazione (fase di asciugatura). Una volta completato il processo, l’odore scompare completamente.

Costi e tempi

Quali sono i fattori che influiscono sul costo di un pavimento in resina?

Il costo di un pavimento in resina può variare in base a diversi fattori chiave che influenzano sia il prezzo al metro quadro sia il costo complessivo del progetto. Ecco i principali elementi da considerare:

1. Spessore della resina

Lo spessore richiesto incide significativamente sul costo totale. Un maggiore spessore implica l’uso di più materiale e più ore di manodopera. Spessori elevati sono solitamente scelti per ambienti industriali o pavimenti soggetti a forti sollecitazioni meccaniche.

2. Dimensioni della superficie

Le dimensioni dell’area da rivestire influenzano il costo unitario. Generalmente, il prezzo al metro quadro diminuisce all’aumentare della superficie totale, rendendo l’intervento più conveniente su spazi ampi. Al contrario, superfici molto piccole possono avere un costo per metro quadro più elevato a causa dei costi fissi di lavorazione e dei materiali.

3. Condizioni del supporto esistente

Un supporto in buone condizioni riduce i costi di preparazione. Se il pavimento esistente presenta crepe, dislivelli o altre imperfezioni, saranno necessarie lavorazioni preliminari come levigatura, stuccatura o l’applicazione di primer specifici, aumentando così il costo complessivo.

4. Complessità del lavoro

La complessità dell’ambiente influisce sul tempo e sulla precisione richiesti per la posa. Spazi con molti dettagli, angoli, colonne o superfici verticali (come pareti o scale) richiedono maggiore attenzione, incrementando i costi. Ambienti ampi e regolari consentono una posa più rapida e più facile per il resinatore riducendo i costi.

5. Finiture estetiche

Le finiture decorative influenzano il costo. Un pavimento monocromatico ha un prezzo inferiore rispetto a lavorazioni più elaborate come effetti spatolati, nuvolati o personalizzazioni artistiche, che richiedono maggiore abilità tecnica e tempo di realizzazione.

Quanto tempo occorre per realizzare un pavimento in resina?

La realizzazione di un pavimento in resina richiede in media 4-5 giorni, a seconda del tipo di lavorazione e delle condizioni ambientali.

Dopo la conclusione del lavoro, il pavimento sarà calpestabile dopo circa 2 giorni, rendendolo utilizzabile per attività leggere. Tuttavia, per raggiungere la massima resistenza meccanica e chimica, è necessario attendere l’indurimento completo, che si verifica generalmente dopo una settimana.

In alcune situazioni, come per ambienti industriali o spazi con esigenze particolari, potrebbero essere utilizzate resine a rapida asciugatura, riducendo i tempi complessivi.

Quanto costa un pavimento in resina economico?

Il costo di un pavimento in resina economico si aggira tra i 15 e 20 euro al metro quadro. Questa fascia di prezzo riguarda soluzioni con finiture semplici e spessori ridotti, adatte ad ambienti industriali, dove i carichi e l’usura sono moderati.

Cose da non fare a fine lavoro

Dopo quanto posso camminare sopra al pavimento in resina?

Dopo aver completato la posa di un pavimento in resina, è necessario attendere 1-2 giorni per poter camminare sopra la superficie.

Tuttavia, il tempo esatto dipende anche dalla temperatura e dalle condizioni ambientali in cui il pavimento sta asciugando. Temperature più basse potrebbero allungare i tempi di asciugatura, mentre un ambiente ben ventilato e caldo potrebbe accelerarli.

Per garantire che il pavimento raggiunga la sua resistenza ottimale senza subire danni, è importante evitare alcune azioni:

  1. Non trascinare mobili o oggetti pesanti: Durante le prime fasi di asciugatura, il pavimento potrebbe essere più suscettibile a graffi o segni.
  2. Non utilizzare detergenti aggressivi: Nei primi giorni, evita di pulire la superficie con prodotti chimici forti o abrasivi.
  3. Non esporre il pavimento a pesi eccessivi troppo presto: Anche se calpestabile dopo 1-2 giorni, il pavimento raggiunge la sua resistenza meccanica completa dopo circa 7 giorni.
  4. Non chiudere l’ambiente senza ventilazione: Una buona circolazione dell’aria aiuta ad accelerare la polimerizzazione e ad evitare ristagni di umidità.
  5. Non versare liquidi: Durante il processo di indurimento, l’acqua o altri liquidi potrebbero compromettere la superficie.

Contattaci

Compila il nostro modulo di contatto per richiedere un preventivo gratuito in modo semplice e veloce.